“La moda è prima di tutto l’arte del cambiamento” sosteneva John Galliano, e mai come ora si respira un’aria ricca di novità e voglia di innovarsi.
L’insieme di alcuni fenomeni sociali come il #Metoo, il caso Weinstein e la Women’s March, hanno risvegliato l’opinione pubblica focalizzando concetti come la parità di diritti, la diversità, l’inclusività e la fluidità. È proprio a quest’ultima che la moda si ispira creando abiti con una forte ispirazione maschile ma che allo stesso tempo rafforzano la femminilità e il carattere di chi li indossa.
Linee geometriche, dettagli che ricordano gli anni ‘80 e l’iconico tailleur pantalone di Giorgio Armani: il luxury sportswear, come alternativa all’abito da lavoro si attualizza grazie alle performance dei tessuti Hi-Tech.
Le cromie neutre degli abiti sono una tela perfetta sulla quale dipingere con il contrasto dei capelli: nelle versioni più scure con l’utilizzo dell’intensità del caffè e del cioccolato ammorbiditi leggermente da venature più calde, nelle versioni champagne perlato grazie invece all’abbinamento con il chin bob, che si candida decisamente ad essere il taglio della prossima stagione.
Location ▪ Il Museu del Disseny de Barcelona, aperto nel 2014, è il più importante sito della città dedicato al design. Ospita oltre 80.000 oggetti classificabili come prodotto delle arti applicate o decorative, e il suo scopo è quello di promuovere una migliore comprensione e un utilizzo ottimale del design nella vita di tutti i giorni. I pezzi esposti spaziano dal III secolo a.C. a oggi, e includono collezioni uniche (i tessuti medioevali o i vetri smaltati catalani del VI secolo), con un’attenzione particolare al design spagnolo.