” Non mi fare biondo Merilyn “
Verso la metà degli anni ’40 avvenne un evento sensazionale, nasce il “colore biondo Marilyn” o per raccontarla meglio, esplode sugli schermi cinematografici una bomba sexy di nome Marilyn Monroe che si apprestava a scrivere la storia del cinema Americano e non solo, ma il punto non è questo e tutti i miei colleghi hairstylist sanno già di cosa stò parlando, mi riferisco al biondo platino, un vero è proprio colore iconico, dove la maggior parte delle volte viene nominato e preso come punto di riferimento! La prima cosa che mi viene da consigliare, sopratutto alle clienti finali, il biondo non è solamente tutto ciò che riguarda la decolorazione o effetti schiariture (per capirci non esiste solo il platino decolorato, meches ecc) cerco di fare un esempio per chiarire alcune cose che fanno parte di elementi basilari da prendere in considerazione .
In cosmetica il colore dei capelli ha una scala per la misurazione del tono che va dal numero 1 (il nero Mortisia Adams) al numero 10 (biondo platino “Marilyn”) naturalmente in questa scala ci sono tutti i vari toni, nello specifico:
1 (nero)
2 (bruno)
3 (castano scuro)
4 (castano)
5 (castano chiaro)
6 (biondo scuro)
7 (biondo)
8 (biondo chiaro )
9 (biondo chiarissimo)
10 (biondo platino)
Quindi, quando si nomina il colore biondo, prendiamo sempre in considerazione il tono di partenza, magari in altre occasioni parleremo anche del riflesso e di come sono composti i colori, spiegati in maniera semplice e con esempi pratici!