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Parrucchiere si nasce

Parrucchiere si nasce

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Il lavoro del parrucchiere nella società moderna viene visto come un “semplice” artigiano (colui che taglia, lava ed acconcia i capelli: parrucchiere per signora. Fonte treccani.it) nel mio lavoro ho imparato cosa vuol dire approfondire i dettagli e pensando al significato del mestiere del “parrucchiere” ma soprattutto vivendo un’esperienza quotidiana, forse mi verrebbe da attribuire un diverso significato ai professionisti che ogni giorno oltre a tagliare,lavare ed acconciare capelli..sono anche persone che con passione e dedizione riescono ad entrare in un contatto profondo con le proprie clienti, attraverso l’uso dell’ARTE DI SCOLPIRE E DIPINGERE I CAPELLI.

 

Nella storia il nostro mestiere ha sempre avuto una grande importanza, e nella scala sociale è sempre stato su fasce molto alte, basta solo pensare che in tutta la storia antica solo le classi nobili potevano avere nelle loro grazie Artigiani capaci di prendersi cura della loro bellezza, Faraoni, Principi e Principesse, Re e Reginine, strutture nella quale si poteva vivere una esperienza culturale molto ampia e profonda, i primi consulenti di bellezza, che oggi chiamiamo BEAUTY CONSULTANT, erano veri e propri scienziati,studiavano le materie prime da utilizzare ed i loro benefici, erano inventori che con il passare del tempo cercavano sempre innovazioni nel utilizzo di nuove attrezzature ed accessori che potessero abbellire ed impreziosire i capelli, di esempi positivi da prendere in considerazione sono davvero tanti, a mio avviso c’è anche un altro fattore molto importante , che a volte viene dato per scontato, ma è fondamentale per la riuscita del nostro lavoro:la possibilità che abbiamo di mettere le mani IN TESTA AI NOSTRI CLIENTI!
Soffermiamoci un attimo a pensare,quante persone nella nostra vita sono “autorizzate” a toccare la nostra testa? Direi che esclusi parenti stretti, medici e forse qualche amica/o fidato, il parrucchiere è l’unica persona che può intervenire sui nostri capelli..a volte anche con le forbici 🙂
Ci dimentichiamo come alcune parti del nostro corpo siano intime e riservate, se dovessimo pensare di essere su un autobus ed urtare qualcuno con un braccio o la spalla, questo gesto passerebbe inosservato, ma se qualcuno di estraneo ci dovesse toccare i capelli viene sicuramente visto come un’invasione psicofisica, un gesto che potrebbe alterare e non di poco lo stato di una persona.
Direi che bisogna sfruttare l’occasione di lavorare con e per la cliente e capire cha abbiamo la possibilità di entrare in completa empatia con chiunque ci dona la facoltà di “toccare la propria testa” e di soddisfare i propri bi-sogni!